Ansel Adams - Gruppo Cultura Fotografica

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Ansel Adams

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GRUPPO CULTURA FOTOGRAFICA
Ansel Adams in breve …… chi era?
 
La nostra pagina iniziale riporta un aforisma di un grande personaggio le cui immagini sono pietre miliari della fotografia B&W a partire dagli anni trenta che sono di una bellezza senza pari ancora guardandole oggi.
Ebbene, parliamo proprio di Ansel Adams: nato a San Francisco nel 1902 suo malgrado rimarrà un bimbo testimone del terremoto del 1906, perché proprio in quell’evento, con una caduta si procurerà una frattura che gli lascerà il naso storto per tutta vita. Ma gli eventi della vita sembrano accanirsi contro di lui; infatti, sarà costretto a letto per un lungo periodo a causa dall’epidemia della spagnola tra il 1918 il 1920. Sarà il padre Charles Hitchcock Adams, che in questo frangente di immobilità, leggerà per lui il libro “In the Heart of the Sierras”, ricco di illustrazioni e scritto sul finire dell’Ottocento da Hutchings. È questo il testo che cementerà la sua smisurata passione per la natura, in particolare per il Yosemite National Park.
Con una Kodak Brownie, ricevuta in regalo, inizia a fotografare i paesaggi della Yosemite Valley durante una gita, e con questi scatti vincerà il suo primo concorso fotografico; ciò sarà il punto di partenza della sua esaltante vita da fotografo.
Di natura ribelle, forse un giovane discolo, si dimostra un cattivo studente perchè poco prima dei 20 anni abbandonerà gli studi di pianoforte che aveva iniziato alcuni anni prima. La passione per la natura rimane salda in lui, fino a diventare un protagonista, quando diventerà fotografo ufficiale del Sierra Club (un'asssociazione ambientalista) nel 1928. Questa sua passione cresce, anzi aumenta, così entra a far parte come aiuto della guida del parco per le persone che decidono di effettuare escursioni che spesso hanno durate di qualche settimana. La sua vita continua con importanti eventi del mondo della fotografia come, ad esempio, la fondazione del Club f/64 che avrà l’intento di raccogliere i fautori della “Straight Photography”; in pratica una fotografia senza inganni o mistificazioni dell’immagine. La filosofia era quella di rendere vere e immortalare le sensazioni di chi guarda la natura senza poi aggiungere artefatti in produzione. Il suo essere ribelle amante della natura lo porta a concentrarsi sulla magnificenza, piuttosto che cercare gli scoop con immagini del degrado ambientale, del degrado civile, vuole esaltare e farci notare ciò che la natura stessa ci presenta pur se a volte realmente crudele. Grande la sua avversione alle condizioni di internamento dei nippo americani, fedeli cittadini di Pearl Harbor nella Valle Owens;  dper loro pubblica una importante rassegna fotografica, she sarà poi esposta al MoMa e che gli varrà un riconoscimento di tre borse di studio della Guggenheim Foundation. Nel 1952 insieme ad altri fotografi, fonda la rivista Aperture di tiratura internazionale e eletto nel 1966 membro dell'American Academy of Arts and Sciences. Nel 1980 il presidente Jimmy Carter lo insignì della medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile del suo Paese.
Ma come sempre accade nonostante il successo, i numerosi riconoscimenti, le sue battaglie sociali, le sue idee sulla salvaguardia della natura e la totale avversione della cementificazione selvaggia non saranno mai vessilli di un profeta in patria.  La professione del fotografo non era redditizia, tanto che Adams riuscìrà a trovare la serenità economica solo negli anni'70, grazie alla vendita dei suoi libri di fotografie. Morirà il 22 aprile 1984 dopo averci lasciato libri di immagini mozzafiato.
Non stupisce, conoscendo questi suoi momenti di vita, il suo aforisma che abbiamo voluto riportare sulla pagine iniziale del nostro sito.

AB







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